Pneumatici Iso Grifo
Pneumatici Iso Grifo
- La ISO Grifo montava 205 WR 15 PIRELLI CINTURATO CN72.
- Quando uscì la CN72, la 205VR15 era montata su molte delle migliori auto sportive del mondo.
- Le successive vetture ISO Can Am 7 litri montavano 215/70 WR 15 PIRELLI CINTURATO CN12.
- La Michelin 15/17H sarà la camera d'aria più adatta per le gomme.
- ISO Grifo Pressione pneumatici 29 psi anteriori e 32 psi posteriori.
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Storia della Iso Grifo
La Iso Spa di Bresso era già nota per aver prodotto la bella e veloce Iso Rivolta IR300, una coupé 2+2 dalle linee asciutte che montava un motore Chevrolet Corvette.
Dopo aver lasciato la Ferrari, nel 1961 Giotto Bizzarrini aveva fondato la "Prototipi Bizzarrini" a Livorno, in Toscana, dove si occupava della progettazione e della consulenza di numerose marche tra cui ATS, Lamborghini e Iso Rivolta.
Nel 1963 progettò la Iso Grifo A3/L, dove L stava per "Lusso" per Renzo Rivolta, che stava cercando una vettura che succedesse alla sua Iso Rivolta GT. La scocca classica fu progettata da Giorgetto Giugiaro alla Bertone, mentre Giotto dedicò la propria esperienza agli aspetti meccanici. Giotto, prevedendo che sarebbe stata richiesta anche una versione da gara della Grifo, realizzò la A3/C caratterizzata da una carrozzeria in lega notevolmente modificata. Successivamente la nominò la sua "GTO meglio riuscita", in quanto aveva progettato la 250 GTO quando aveva lavorato per la Ferrari. Il motore era stato spostato all'indietro di circa 40 centimetri, facendo della A3/C una delle vetture a motore frontale-centrale. Per regolare la fasatura era necessario estrarre un elemento del cruscotto, come avveniva nelle vetture italiane sportive.
Nello stesso anno la Bertone presentò al Salone dell'Auto di Torino il prototipo della Grifo A3/L, mentre la Iso presentava la versione da gara (in parte non ancora terminata), Iso Grifo A3/C. Entrambe le vetture riscossero un successo enorme. Nonostante il prototipo richiedesse alcune modifiche di progettazione, la Iso puntava a preparare la Grifo A3/L per la produzione. La vettura venne sottoposta ad un leggero restyling che la rese meno aggressiva, facendola diventare la supercar GT più elegante mai realizzata. Nella Iso Grifo GL fu montato il veloce ma molto affidabile, seppur modificato, motore V8 della Chevrolet Corvette da 5.4 litri, disponibile da 300 o 350 CV, abbinato a un cambio a 4 velocità Borg Warner. Questi motori venivano ordinati in America, ma al loro arrivo venivano completamente smontati, verificati a fronte delle specifiche di progettazione, eventualmente modificati e infine venivano rimontati. Lo stesso accadeva anche per la Iso Rivolta GT. Con tutta quella potenza e un peso inferiore a 1 tonnellata, il veicolo era in grado di superare i 275 km/h!
Mentre Renzo Rivolta si concentrava sulla A3/L classica, Giotto cercava di promuovere la A3/C, e tra i due nacquero alcune tensioni. La Grifo GL classica veniva prodotta a Bresso e la A3/C presso la carrozzeria di vetture sportive di Piero Drogo a Modena sotto la stretta supervisione di Giotto. Nel 1964 il prototipo della Grifo A3/C corse a Le Mans fino al momento in cui un problema ai freni richiese una sosta di due ore ai box. La vettura riprese la gara, piazzandosi quattordicesima: un risultato incoraggiante per una vettura completamente nuova. Prima che un disaccordo tra Renzo e Bizzarini mettesse fine alla collaborazione, furono realizzati soltanto 22 esemplari della Grifo A3/C.